E’ recentemente uscita per Aletti editore Anime assassine- I casi dell’ispettore Quetti opera prima di Diego Collaveri, sceneggiatore e regista livornese, classe 1976. Il libro contiene una raccolta di sette racconti che passano dal poliziesco più tradizionale al noir con venature esistenzialiste ed hanno come protagonista uno strano ispettore, cinico e scontroso, con un passato misterioso e molti conti ancora in sospeso da regolare. I racconti di per sé apparentemente slegati e autonomi, con cui Collaveri ha potuto avere importanti premi e riconoscimenti riscuotendo un notevole successo di critica, sono stati scritti nell’arco di una decina d’ anni e solo ora per la prima volta sono raccolti in un unico volume che permette di vedere i vari stadi di crescita del personaggio principale e dei comprimari anch’essi ben amalgamati nel contesto narrativo. I racconti caratterizzati da un grande varietà espressiva, coniugano una felice sintesi del genere apportando elementi innovativi e originali che danno alla narrazione vivacità e dinamismo. La ricerca della verità, il perseguimento del colpevole sono le leve che determinano l’azione e la suspance è accresciuta da un paziente gioco investigativo in cui grazie all’abilità e all’acume dell’ispettore Quetti, con giuste e illuminate intuizioni, vengono risolti anche i casi più intricati. Un po’ anarchico, un po’antieroe, l’ispettore Quetti, pur mantenendo la sua spiccata individualità, è tuttavia debitore di tutta quella scuola specialmente cinematografica che ha fatto grande il noir statunitense e il polar francese. Ricchi di suggestioni gli intrecci dei vari racconti, in cui Collaveri dissemina abilmente indizi e tracce, danno una visione a più ampio respiro della personalità del protagonista che nell’episodio finale raggiunge quasi una catarsi liberatoria dando un senso compiuto all’ intera narrazione.
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